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DIY: scelta sostenibile o semplice trend?

Do it yourself, fai da te

Da sempre sono una grandissima fan del DIY, do it yourself, o semplicemente “fai da te”. Quando si parla di DIY ci si può riferire a tantissimi ambiti e soprattutto ad attività molto diverse tra loro: dalla ricostruzione alla riparazione, passando per le modifiche ad esempio.

I motivi per cui è molto amato, anche dalla sottoscritta, sono tanti:

  • Personalizzazione: fai da te per me significa in primis essere libera di personalizzare un oggetto come voglio, renderlo mio.
  • Nuova vita: mi è capitato spesso di ristrutturare o modificare un oggetto per dargli una nuova (e più lunga) vita.
  • Lavoro manuale: non so se capita anche a voi, ma io a volte ho bisogno di staccare il cervello e soprattutto gli occhi dal pc. Se non posso immergermi nella natura cerco di fare un lavoro manuale, magari anche un po’ noioso, dove non c’è troppo da pensare. Fai e basta.
  • Vantaggio economico: ebbene sì, in tanti casi fare una cosa in autonomia è molto più economico che farlo fare da qualcun altro.
DIY

DIY, si può fare con tutto?

In realtà sì 🙂

CASA

Pensiamo all’arredamento. Sarà capitato a tutt* prima o poi di stufarsi del colore di un mobile o di una parete. Anziché cambiarlo (credo che questa debba essere proprio l’ultima spiaggia) proviamo prima a ridipingerlo: evitiamo sprechi inutili e risparmiamo anche (tempo e soldi). Oppure una cosa che proprio non mi piace è avere una casa arredata interamente con mobili dello stesso brand – che magari per di più comprano tutt*.
In alcuni casi anch’io ho dovuto cedere a Ikea, tanto per fare un esempio, ma raramente ricade lì la mia prima scelta… è più l’ultima spiaggia, quando proprio non ho alternative. Ricorrendo al fai da te si possono personalizzare mobili e oggetti di decoro in maniera davvero unica: basta un po’ di fantasia e sicuramente tanta pazienza. In casa poi capita spesso che si rompa qualcosa: un elettrodomestico, un mobile, una decorazione: prima di buttare, perché non provare ad aggiustarlo? A volte è molto più semplice di quello che può sembrare.

MODA

Altro settore in cui il DIY ha spopolato. Come saprete sono stata anch’io una vittima dalla fast fashion, non lo nego, ma già allora una cosa che non mi faceva impazzire era ritrovarmi vestita uguale da capo a piedi ad altre migliaia di persone. Zero personalizzazione, tutte uguali. Adesso invece trovo meravigliose le canotte fatte all’uncinetto, o una semplice tshirt bianca con un ricamo fatto a mano. E il bello è che se volessi, con un po’ di pratica e tanta pazienza potrei arrivare a farmele da sola (cosa che prima o poi farò tra l’altro). Ma quando si parla di moda e fai da te non ci si riferisce solo alle personalizzazioni: parliamo anche di capi fatti a mano, magari con materiali di recupero (quando ero piccola mia nonna mi faceva scamiciati stupendi). O ancora di dare una vita nuova e completamente diversa a un oggetto (Carotilla nel suo libro spiega come trasformare una maglietta in una borsa). A me è capitato anche di acquistare un capo perché mi piaceva moltissimo la stoffa ma di sapere già come reinventarlo o riaddatarlo (ad esempio quando trovano un capo troppo grande che quindi mi toccava stringere). Insomma, basta ingegnarsi un po’ 🙂

VIAGGI

Questo è uno degli ambiti in cui mi sbizzarrisco di più. Mi piace organizzare i viaggi e pianificarli in autonomia: cerco informazioni su un posto dai locali possibilmente, per fare esperienza autentiche. Mi piace considerarmi una viaggiatrice o un’ospite quando viaggio, non certo una turista, per questo il fai da te è perfetto per me. Scelgo io cosa vedere, quanto stare, che itinerario seguire… e spesso la cosa migliore che mi succede in viaggio non l’avevo pianificata, ma va bene lo stesso, anzi. Mi piacciono i posti lontano dal caos, dal turismo sfrenato e spesso irrispettoso. Trovarli non è sempre semplice ma quando accade mi da grande soddisfazione. Ad esempio, quando siamo andati in Slovenia questa primavera il posto più bello l’ho visto grazie a Giorgia, una fotografa incredibile che vive proprio lì e che racconta i lati più autentici e selvaggi di questo paese meraviglioso.

Esistono anche dei contro del DIY?

Anche qui, purtroppo la risposta è sì. Proprio perché sono anni che faccio DIY in qualunque ambito so bene che il rischio, soprattutto se ci si fa prendere troppo dalla foga del momento, è quello di sprecare: tempo, soldi ma anche risorse. Prima di imbarcarvi in un progetto di DIY – soprattutto se impegnativo, come può essere il restauro di un mobile – informatevi bene, studiate, prendete i prodotti e gli attrezzi giusti. Il rischio altrimenti è quello di dover buttare il lavoro fatto perché non vi piace o peggio ancora perché non è utilizzabile. Sbagliare è normale e sbagliando si impara, lo sappiamo, ma proviamo quanto meno a fare tutto il possibile per evitare che accada: informarsi richiede tempo, ma è speso bene se poi ci permetterà di avere un lavoro ben fatto. Ecco perché un’ultima precisazione è d’obbligo: va bene il DIY, va bene la sperimentazione, ma dobbiamo anche essere in grado di riconoscere quando è il caso di chiamare un professionista 🙂

DIY - riparazioni

Parliamone

E tu? Hai mai fatto DIY? Quali sono stati i tuoi risultati più soddisfacenti o, al contrario, quelli più disastrosi?

Ti aspetto su: marta@gentilmenta.com

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