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Alla scoperta del Forest Bathing

Cos’è il forest bathing?

L’abbiamo tradotto come “bagno nella foresta”, ma in realtà il Forest Bathing è molto di più. Il nome originario è Shinrin-Yoku ed è stato coniato nel 1982 in Giappone da M.Tomohide Akiyama, allora direttore dell’Ente forestale, poi promosso dal Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca giapponese. Il suo obiettivo era quello di incoraggiare stili di vita sani, oltre che proteggere i bellissimi ambienti naturali della nazione. Per i giapponesi Shinrin-Yoku significa quindi godere appieno dei benefici dell’atmosfera della foresta, uniti all’elemento acqua. Solo in seguito il dottor Qing Li, immunologo e Presidente della Società Giapponese di Medicina Forestale, introduce il termine Forest Therapy, una “terapia naturale senza medicine”. Ad oggi sono circa 5 milioni i giapponesi che praticano il Forest Bathing e la Forest Therapy Society di Tokyo ha certificato 62 siti di terapia forestale nel paese.

L’attività di Forest Bathing è stata riconosciuta anche dall’Onu ed è stata inserita nella bozza di Strategia Forestale Nazionale 2020: per essere tale però, deve produrre effetti terapeutici diretti e misurabili. Questa attività infatti non è uguale alla Forest Therapy – anche se per molte persone la differenza può essere sottile.

Differenza tra Forest Therapy e Forest Bathing

Per Forest Theraphy si intende una vera e propria terapia forestale, che usa tecniche di forest bathing su persone affette da patologie riconosciute (diagnosticate). Mentre in Giappone e in altri paesi (come ad esempio Scozia e Svezia), la Forest Theraphy viene prescritta dalla medicina nazionale, in Italia questa non è ancora stata riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale e può essere praticata solo da personale abilitato alle professioni sanitarie.

Il Forest Bathing invece è un’attività sociale, motoria, di consapevolezza e di prevenzione che va praticata nel rispetto delle foreste. Può essere praticata da chiunque. Viene considerata un’attività multidisciplinare e multisensoriale (non è solo una passeggiata nella foresta).

Gli studi sul Forest Bathing

In uno dei primi studi, Yoshifumi Miyazaki, un esperto di terapia forestale e ricercatore presso l’Università di Chiba in Giappone, ha scoperto che le persone che hanno trascorso 40 minuti a camminare in una foresta di cedri avevano livelli più bassi di cortisolo, l’ormone dello stress, che è coinvolto nella pressione sanguigna e nel sistema immunitario, rispetto a quando hanno trascorso 40 minuti a camminare in un laboratorio.

Un altro ricercatore, il dottor Qing Li, che è anche professore alla Nippon Medical School di Tokyo, ha scoperto che alberi e piante emettono composti aromatici chiamati phytoncides che, se inalati, possono stimolare cambiamenti biologici salutari in un modo simile all’aromaterapia, anch’essa studiata per i suoi benefici terapeutici. Nei suoi studi, Li ha dimostrato che quando le persone attraversano o trascorrono la notte nelle foreste, spesso mostrano cambiamenti nel sangue associati a protezione contro il cancro, migliore immunità e abbassamento della pressione sanguigna.

Studi recenti hanno anche collegato la natura al sollievo dei sintomi per problemi di salute come malattie cardiache, depressione, cancro, ansia e disturbi dell’attenzione.

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I benefici del Forest Bathing

1. Il Forest Bathing può abbassare la pressione sanguigna

Secondo Danielle Shanehan, ricercatrice dell’Università del Queensland, in Australia, se ciascuno di noi trovasse il tempo per stare nella natura, risparmieremmo molti soldi in spese mediche. Bastano anche 30 minuti per cominciare a vedere i primi benefici. L’aria pulita e non inquinata dallo smog aiuta molto, ma anche il profumo naturale degli alberi sembra avere un ruolo chiave. Secondo alcuni studi infatti, sono proprio alcune sostanze che secernono le piante (i phytoncides) ad abbassare la pressione sanguigna.

2. Il Forest Bathing può accrescere un sentimento di rispetto e riconoscenza verso gli altri, misto a stupore

In uno studio del 2015, il ricercatore Paul Piff dell’Università California Irvine ha scoperto che le persone che hanno trascorso 60 secondi a guardare gli alberi (anziché i palazzi) avevano maggiori probabilità di provare questo sentimento, ed erano anche più disposte ad aiutare sconosciuti. Come spiega Piff, queste esperienze mettono le persone in contatto con cose più grandi di loro: le fanno sentire meno egoiste e più generose. Non solo, questo sentimento genera anche del genuino stupore: sperimentare regolarmente momenti di stupore è stato collegato a livelli più bassi di composti infiammatori nel corpo. Le persone che hanno a disposizione spazi verdi (anche in città), hanno più energia, una salute migliore e sono più vicini al loro scopo nella vita.

3. Il Forest Bathing stimola e favorisce le cellule che combattono il cancro

La ricerca di Li alla Nippon Medical School mostra che quando le persone camminano in una foresta e inalano i phytoncides, questi aumentano anche il loro numero di cellule “natural killer” (NK), un tipo di globuli bianchi che supportano il sistema immunitario e a cui è associato un minor rischio di cancro. Si ritiene inoltre che le cellule NK abbiano un ruolo nella lotta contro le infezioni e le malattie autoimmuni e nel ridurre una vasta gamma di disturbi, tra cui malattie cardiache e diabete. In uno studio del 2010, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno fatto due lunghe passeggiate attraverso le foreste in giorni consecutivi hanno aumentato le loro cellule NK del 50% e l’attività di queste cellule del 56%. Quei livelli di attività sono rimasti del 23% più alti del solito per il mese successivo alle passeggiate.

4. Il Forest Bathing può aiutare a contrastare ansia e depressione

Uno studio del 2015 pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences ha scoperto che le persone che camminavano per 90 minuti in un ambiente naturale, come una foresta o un parco, avevano meno probabilità di rimuginare – un segno distintivo di depressione e ansia – e aveva una minore attività in un’area del cervello legata alla depressione rispetto alle persone che camminavano in un’area urbana.

5. Il Forest Bathing può aiutare con i sintomi dell’ADHD (Attention deficit hyperactivity disorder = disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività)

In uno studio, un team guidato dal dottor Kuo dell’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign ha chiesto a bambini con ADHD di fare tre passeggiate di 20 minuti, senza le loro medicine, in luoghi diversi: un parco, un quartiere e un’area urbana. È emerso che dopo una passeggiata nel parco, i bambini erano in grado di concentrarsi meglio che dopo una passeggiata negli altri contesti. In uno studio separato del 2011, Kuo e i suoi colleghi hanno scoperto anche che i bambini che giocavano regolarmente in aree all’aperto avevano sintomi di ADHD più lievi, secondo i loro genitori, rispetto ai bambini che giocavano al chiuso o in aree con meno accesso alla natura. “La natura dà riposo alla parte del cervello che viene utilizzata nella concentrazione faticosa”, afferma Kuo. “Se passi il tempo a fare qualcosa di mentalmente rilassante, ti senti ringiovanito”.

Anche la la natura “finta” ha dei benefici. Sempre Shanahan, afferma che la ricerca ha dimostrato che anche se sono artificiali, le immagini, i suoni e gli odori della natura possono avere effetti positivi sulla salute. Ascoltare i suoni della natura con le cuffie, ad esempio, ha dimostrato di aiutare le persone a riprendersi più velocemente dallo stress.

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Come fare un bagno nella foresta

Come già detto, non è una semplice passeggiata nella foresta. È un’esperienza multisensoriale che prevede quindi l’utilizzo di tutti i nostri sensi. Un utilizzo consapevole che unisce tecniche di rilassamento e di meditazione (per connettersi ulteriormente con la foresta), attraverso la camminata consapevole e la giusta respirazione. Per tutte queste ragioni, chi vuole provare questa esperienza dovrebbe affidarsi a una guida esperta.

I maggiori benefici si traggono nel praticarla con più sessioni in specifiche aree forestali, idonee per le loro particolari caratteristiche in termini di emissioni di phytoncides, qualità dell’aria, suoni naturali, natura delle piante…  

La Forest Therapy Society raccomanda un“immersione” di almeno due ore di a settimana.

Dove fare Forest Bathing

Non solo in Giappone tranquilli, abbiamo tanti posti anche in Italia:

  • Abruzzo
  • Calabria
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lombardia
  • Marche
  • Piemonte
  • Sardegna
  • Toscana
  • Trentino
  • Umbria

>>Qui trovi l’elenco completo dei posti.

Fonti utili per Forest Bathing

Vi raccolgo di seguito per comodità tutte le fonti usate in questo articolo:

Parliamone

E tu? Avevi mai sentito parlare del Forest Bathing?

Ti aspetto su: marta@gentilmenta.com

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